Ultimo aggiornamento: 15 Aprile 2021 da Vanni Valente
Alcuni investitori sfigati non riescono a trovare affari, ma è la loro pigrizia ad allontanarli dalle opportunità.
Infatti investire negli Stati Uniti è sempre possibile e vantaggioso, ma solo se non ci si focalizza ostinatamente sulla stessa zona o sulla stessa città.
Le motivazioni sono 2:
1. Una zona non può crescere all’infinito
Qualsiasi area alterna periodi di crescita a periodi di decrescita, quindi per investire in modo proficuo è fondamentale spostare il denaro di volta in volta nelle zone in crescita. Facciamo un paragone con una realtà che conosciamo bene, quella europea.
Come gli Stati Uniti, anche l’Europa è formata da numerosi Stati, ognuno con legislazione, economia e risorse proprie.
Guardiamo all’andamento economico di alcuni Stati europei nella storia recente facendo riferimento al prodotto interno lordo (PIL):
Anno 2009 PIL Germania: -5,0 % PIL Polonia: +1,7 % |
Nel 2009, mentre la Germania era nel pieno della recessione, con disoccupazione in aumento e fabbriche che chiudevano, in Polonia il PIL cresceva, molte aziende da tutta Europa vi trasferivano stabilimenti e capitali, e l’afflusso di persone e denaro fece crescere anche il mercato immobiliare.
Anno 2012 PIL Germania: +0,7 % PIL Grecia: -7,2 % |
Ma quando, nel 2012, la Germania riuscì a riportare il PIL in crescita e ricominciò ad attrarre investimenti e capitali, la disoccupazione diminuì e la Germania diventò la meta di chi – greci, italiani, spagnoli – stava vivendo il momento più duro della crisi. Allora riprese ad aumentare la richiesta di alloggi e il mercato immobiliare ripartì.
La stessa cosa è accaduta e continua ad accadere negli Stati Uniti, dove i flussi di persone e denaro si spostano più facilmente che in Europa, perché gli Stati federati hanno la stessa cultura, la stessa lingua e leggi federali comuni.
In questo momento negli Usa mezzi e persone si stanno spostando dalle zone con maggiori difficoltà a quelle che hanno superato la recessione e sono nuovamente in una fase espansiva.
Da una parte, come ampiamente raccontato da giornali e tv, ci sono città come Detroit, che in pochi decenni è passata da quasi 2 milioni di abitanti (negli anni Cinquanta, ai tempi d’oro dell’auto) a 700.000 abitanti recentemente. Alla fine del 2013 ha dichiarato bancarotta.
Dall’altra ci sono realtà come Austin, in Texas, dove la disoccupazione scende progressivamente e le start up sono in continuo aumento.
Quindi bisogna spostarsi spesso, verso le zone economicamente in crescita.
2. Quando ci investono tutti, significa che sei arrivato in ritardo
Un’altra ragione importante per non investire in un’unica zona è la massiccia presenza di investitori che, spinti dalle prospettive di crescita, concentrano molti milioni di dollari in un’area, saturandola o influenzando in qualche modo le contrattazioni.
Se in una zona aumenta la domanda di immobili a causa dell’eccessiva quantità di investitori, chi si troverà a fare offerte in quell’area incontrerà prezzi più alti di quelli di mercato, e addio investimento redditizio.
Per questo motivo è sempre consigliabile investire vicino a grandi città o metropoli o comunque in realtà molto estese, il cui mercato è difficilmente saturabile.
Perciò rimani lontano dagli incapaci e investi negli Stati Uniti ricordando sempre di:
- Spostare spesso i tuoi capitali in zone in espansione dal punto di vista economico
- Operare sempre in prossimità di grandi città/aree metropolitane
In questo modo potrai acquistare immobili in mercati sempre proficui e lasciare alla massa investire sulle opportunità peggiori.
Perciò se anche tu vuoi trovare le migliori opportunità, iscriviti subito inserendo i tuoi dati qui sotto.