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Basta leva finanziaria: 4 motivi per cui non ci indebitiamo per fare immobiliare

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo 2021 da Vanni Valente

Basta leva finanziaria: 4 motivi per cui non ci indebitiamo per fare immobiliare

Sono sempre alla ricerca di confrontarmi con altri imprenditori o professionisti, per crescere, prendere nuovi spunti o idee per la mia attività.

Questo indipendentemente dal fatto che questi imprenditori e professionisti vivano in Italia o all’estero, siano giovani o siano sul mercato da 40 anni.

Anche confrontandomi con loro, ho imparato come rendere solido il mio business e per questo sono sempre alla ricerca di persone interessanti.

In particolare, oggi voglio portare l’attenzione su un grande insegnamento che mi hanno trasmesso imprenditori solidi, che sono sul mercato da oltre 40 anni e non hanno sentito la crisi.

Questo insegnamento è diventato una parte fondamentale per lo sviluppo della nostra attività:

Per creare un business duraturo e solido non si utilizza la leva finanziaria.

Cosa significa?

Nell’attività immobiliare, utilizzare la leva finanziaria significa ricorrere al debito (ad esempio mutui o finanziamenti bancari) come fonte di finanziamento per l’acquisto dell’immobile stesso.

A volte questa soluzione viene presa in considerazione da chi non ha tutta la somma a disposizione per acquistare un immobile, ma non è una buona cosa.

Se per alcune persone ricorrere alla leva finanziaria per fare un investimento è una pratica comune, per noi assolutamente no.

Noi non usiamo la leva finanziaria negli Stati Uniti e ci sono diversi motivi per non farlo:

1) Non sì può fare un mutuo in Italia per un immobile che si trova negli Stati Uniti.

Infatti, quando una banca concede un mutuo, chiede una garanzia sul bene che si va ad acquistare attraverso il mutuo. Il bene potrebbe essere una casa, un veicolo, un macchinario o altro.

Perché il mutuo venga concesso, il bene posto a garanzia deve trovarsi all’interno dello stato in cui è concesso il finanziamento. In questo modo, nel caso di mancato pagamento delle rate, la banca ha chiara la procedura per rientrare in possesso del bene.

Proprio per questo motivo una banca italiana non concede un mutuo avente per garanzia un immobile che si trova all’estero.

2) Difficilmente una banca americana concede un mutuo ad uno straniero.

Questo perché negli Stati Uniti ci si scontra con Credit Score e Credit History, due parametri utilizzati dalle banche per decidere di erogare mutui o finanziamenti alle persone.

Il Credit History corrisponde alla storia creditizia di una persona e su questa viene costruito il Credit Score.

Il Credit Score è un numero che definisce il grado di affidabilità nei pagamenti.

E’ uno strumento simile alla nostra centrale rischi bancaria, solo più evoluto e più preciso: più passa il tempo e più una persona paga con costanza carta di credito, finanziamenti, mutui ecc…, più questo numero cresce.

Il Credit Score può andare da 300 a 850 punti. Una persona a cui viene assegnato un Credit Score pari a 300 o è un nuovo creditore oppure è un pessimo pagatore.

Chi ha un Credit Score pari a 850 è un debitore molto affidabile, che per anni, fino a quel momento, ha sempre onorato con puntualità tutti i debiti che ha contratto.

Questo punteggio si guadagna con il tempo dimostrando di pagare regolarmente carte di credito, eventuali piccoli finanziamenti e altro. Dunque il Credit Score varia continuamente nel tempo e può anche diminuire se all’improvviso non si riesce a pagare un debito contratto in precedenza.

Perciò qualsiasi persona arriva negli USA per la prima volta, non potrà che avere un punteggio vicino a 300 perché non ha alcuna storia. Di conseguenza non potrà accedere subito ad un mutuo, ma potrà solo iniziare a crearsi nel tempo un’affidabilità creditizia, magari iniziando ad utilizzare una carta di credito, acquistando a rate un’auto ecc…

Quindi uno straniero all’inizio non avrà quasi nessun credito.

Questa è la prassi per il 98% delle persone. Per chi invece ha capitali importanti da investire (quindi non per chi muove solo qualche centinaio di migliaia di dollari), le dinamiche sono diverse perché le garanzie, gli interessi e i capitali in ballo sono diversi.

3) Perché chi ha passato indenne la crisi ha fatto così.

Se i primi due motivi sono una conseguenza dei sistemi creditizi italiano e americano, qui parliamo dell’esperienza di imprenditori di successo che hanno passato indenni la crisi.

Qualche settimana fa, ho partecipato ad una serata in cui un grosso imprenditore del padovano ha raccontato la sua storia, come ha fondato 15 aziende di successo in Italia e all’estero, parlando con molta umiltà e molto senso pratico.

La serata era organizzata da Epursimuove, un’associazione senza scopo di lucro a cui partecipano persone, imprenditori e professionisti che, nonostante la crisi, non si lamentano ma si danno da fare.

L’obbiettivo è confrontarsi per far crescere ognuno il proprio progetto e eventualmente unire le forze e creare qualcosa di buono assieme.

Quando sono in Italia, mi piace partecipare a queste serate e cerco di dare una mano anch’io a questa frizzante realtà.

Ospite dell’ultima serata è stato Oddone Sartore, un grosso imprenditore della zona, che nonostante sia partito da zero ha costruito diverse aziende che continuano a crescere e ad assumere personale, (da inizio dell’anno ha già assunto 5 persone).

La sua testimonianza è stata chiara: “non usate la leva finanziaria”. Le sue aziende ne sono la dimostrazione. Grande attenzione ai bilanci e a far tornare i conti, basso se non assente indebitamento, esportazione all’estero, fiducia e collaborazione con il personale: questi sono gli elementi che hanno permesso ad Oddone di passare indenne la crisi.

Ma questo non è l’unico esempio di imprenditore che ha passato la crisi senza problemi.

Attraverso il mio lavoro conosco diversi costruttori che in questo momento muovono tranquillamente importi sopra il milione di euro.

Quando gli chiedo come hanno fatto a passare indenni la crisi, mi hanno risposto che il segreto consiste nell’usare unicamente la propria liquidità, quella che si ha a disposizione, senza cedere alla lusinga della leva finanziaria e indebitarsi.

In questo modo, sebbene durante la crisi abbiano ridotto un po’ le commesse, non hanno dovuto far fronte a nessun interesse (che erode il capitale) e a nessuna pretesa di rientro del debito da parte della banca.

Ma questi piccoli e medi imprenditori non sono gli unici a non volersi indebitare con la banca, anche grandi colossi come Facebook, Google, Apple e Mastercard hanno pochissimi debiti e alcuni addirittura non ne hanno.

Perciò anch’io ho deciso di imitare chi sta facendo le cose fatte bene, e quindi con Real America Estate® facciamo operazioni immobiliari cash.

4) Senza finanziamenti si diminuisce il rischio sull’acquisto dell’immobile.

Immagina i costruttori o gli investitori italiani che, un anno fa, hanno fatto un mutuo per comprare, ristrutturare e vendere case in Italia, o semplicemente per costruirle e venderle.

Se pensavano di concludere l’operazione in un anno, e alla fine riescono a vendere solo dopo due anni, che cosa succede?

Nella migliore delle ipotesi, si sono mangiati una parte più o meno grande dell’utile dato che più il tempo passa più aumentano gli interessi da pagare alla banca e più diminuiscono i guadagni.

Questo non succede a chi ha fatto operazioni immobiliari cash. Infatti, le stesse persone se avessero utilizzato la propria liquidità (e quindi non i soldi delle banche) per fare la stessa operazione immobiliare in Italia, avrebbero guadagnato la percentuale che si erano prefissati.

Certo anziché guadagnarla in un anno, avrebbero dovuto aspettare di più, ma non si sarebbero mangiati il guadagno a forza di pagare interessi.

Quindi, per chi investe senza utilizzare debiti il rischio è davvero molto ridotto per questo tipo di operazioni immobiliari.

Lo stesso capita con gli immobili da affitto: se fai un mutuo per acquistare casa e metterla in affitto, se capita un mese sfitto, devi tirare fuori soldi di tasca tua per pagare la rata alla banca.

Invece se non hai fatto mutui o finanziamenti e per qualche mese l’immobile rimane sfitto, non devi far fronte alle spesse del mutuo ma hai solo un mancato guadagno.

Ovviamente operando così, senza indebitarsi, anche i rischi sono ridotti al minimo, dato che non dovrai far fronte a interessi che si mangiano continuamente il tuo guadagno, e la crescita seppur più lenta sarà costante e solida.

Come vedi non ti parlo di teorie scritte su libri quando questa situazione ancora non esisteva, ti parlo di esempi di business e di imprenditori che, ancora oggi stanno guadagnando seriamente.

Se hai un tuo patrimonio e hai interesse a farlo crescere costantemente nel tempo, questa è la soluzione giusta: dimenticarsi della leva finanziaria e costruire una crescita nell’immobiliare che sia duratura nel tempo e soggetta a pochi rischi.

Ho parlato anche di Leva Finanziaria in una diretta apposita che ti inserisco qui sotto.

[Leva Finanziaria in America: pro e contro sull’indebitarsi nell’immobiliare + Attualità USA]

Perciò se anche tu intendi gestire la tua liquidità in questo modo, ti consiglio di contattarmi attraverso questa pagina, se ti piace l’America questa potrebbe essere la miglior scelta che farai quest’anno.

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